Esterno ASL periferia di triste città grande una signora s'incoda. "Chi è l'ultimo?" Tra quel nugolo di anziani non si sa. Chi sia l'ultimo. E la signora s'annega. Sguazza. Tra le geremiadi Della signora col cane. Del signore veterano, malato di professione. Della grassa signora prolissa che come parole ha grinfie di Scilla e tra le grinfie un giovane Odìsseo tra il suo mare d'ingenuo. MA POI ALL'IMPROVVISO L'AMORE il veterano accarezza il cane il cane scodinzola la signora con quello ci miagola lei è tanto carino, sa? anche lei. Ah, se solo fossi magra dice la signora prolissa le farei la corte Ma che cos'è il grasso se non accumulo di gioia? Scocca il giovane. Un bacio. Poi un altro. Un abbraccio. Il cane ora è legato al palo. Si pomicia di gusto. La reception è vuota L'impiegata preoccupata E' martedì son le nove e trentasette Esce fuori distratta. Urla: "Venite dentro!" "SUBITO" Interno ASL periferia dell'es