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#96

c'era una stanza. la tua. che riempivamo di parole. assieme a buio e sopracciglia aggrottate. l'abbiamo fatto. finché ci stavamo ancora. poi. come tutti i (credo) banali giovedì. è arrivato il tempo della differenziata. e allora c'era silenzio. e l'enorme bippetìo della retromarcia. a farci compagnia. mentre aprivamo sacchetti di plastica come sbuffi. e raccoglievamo tutta quell'immondizia di incomprensioni. e dai, neanche a dirlo. alla fine non c'erano più parole. non c'erano più sbuffi. non c'era più neanche la tua stanza. alla fine c'eravamo noi.