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#90

capisci che è il tuo tocco delicato. quello che più mi piace di te? te ne stai in ginocchio di fronte alla bacinella della mia disperata ricerca di attenzioni. con me dentro piccolo. e insieme all'acqua una zattera. io perdonami non ti vedo. sono a galla vero ma immerso nella mia piccola tempesta. non riesco a trovare quel sorriso un po' da mamma. appeso al collo tuo piegato. io non lo vedo. vedo solo un azzurro come di cielo ma di plastica. quindi scalpito. prendo a pugni l'acqua. e urlo il tuo nome. ecco perché a volte mi tocchi. spingi questa barcarola scalminata di emozioni. ed io (così piccolo) mi affanno a ricercarti. ma sai com'è. l'acqua. la sua profondità. un'immersione che spaventa. perciò non resta che afferrare quel vento. e portarlo dentro me. dopodiché lo sai finisco in ginocchio. a ripensare a quello che più mi piace di te. a chiedermi se lo hai capito. e chiederti urlando un altro cenno.