beh allora mettiamo che ti spacchi la faccia. mettiamola giù. tra spigolo e catrame di marciapiede. mettiamo che prenda la mia mano e la sbatta violentemente sulla tua piccola testa di cazzo. tra gli schizzi di sangue e le ossa che si frantumano. tu esisteresti ancora? se partissi per enormi deserti. dove soltanto la sete potrebbe ascoltare l'alito orribile del tuo vivere. (o dov'è che vai tu di solito per farti dimenticare). esisteresti ancora? se ti sedessi da solo in un'enorme stanza così da parlare soltanto con la tua stessa voce. esisteresti ancora? se rimanessi immobile a sopportare goccia a goccia la noia che provo nel sentirti nominare. esisteresti ancora? non lo so o meglio lo spero. perché ti odio. dall'altra parte del vetro oscurato.