
Mariella.
Fantasma dei miei ricordi.
Ancor ricordo quegli infiniti gonnelloni.
Sapiente era il tuo canto,
duro il tuo profilo,
come le mani che con vigore si avvinghiavano
alle mie orecchie.
Le grida esasperate ormai son confuse
dal tono dolce e aspro,
roco,
come il mio ricordo che ancora conservo.
Di te mi resta l'anima,
ormai inutile è la tua carne.